Il nuovo mondo di Terrence Malick: il cinema del sublime


The New World – Il nuovo mondo (The New World, storico/drammatico, USA/GB, 2005) regia di Terrence Malick. Con Colin Farrell, Q’Orianka Kilcher, Christian Bale, Christopher Plummer, David Tewlis, August Schellenberg, Wes Studi, John Savage, Noah Taylor, Jonathan Pryce, Alexandra Malick, Ben Chaplin, Jamie Harris


Colin Farrell è John Smith

1607: tre navi inglesi arrivano in Virginia per fondare una colonia. Il capitano John Smith (Farrell), viene catturato dai nativi e sopravvive giusto grazie all’intercessione della figlia del capo Powhatan (Schellenberg), la giovane Mataoka (Kilcher) altrimenti nota come Pocahontas. I due si innamorano ma, ripudiata dal padre, la ragazza diventa di fatto un "ostaggio" nella nuova colonia. Dove una volta abbandonata da Smith sposerà il mite John Rolfe (Bale) che la porterà con sé in Inghilterra al cospetto di re Giacomo (Pryce).

Q’Orianka Kilcher è Mataoka (Pocahontas)


Malick, anche sceneggiatore, porta finalmente sullo schermo un progetto che ha avuto ben venticinque anni di “gestazione”, e che trae origine dai diari del vero John Smith. Racconta una storia ben nota al pubblico americano (anche se il soprannome Pocahontas qui resta sottinteso) “con un impeto lirico che ha sconcertato molti


Una suggestiva immagine dal film (Photo by Merie Wallace/New Line/newline.wireimage.com)

le immagini aspirano al sublime e al mai visto, i monologhi interiori dei personaggi sopperiscono alle ellissi del racconto. Sullo sfondo, il tema cardine del cinema del regista: l’indifferenza della natura di fronte alla follia degli uomini" (Mereghetti).


Un'altra scena del film

Dove la tendenza all’astrazione e certi indugi languidi sono bilanciati dalla precisione storica: lo scontro fatale tra colonizzatori e colonizzati è raccontato con una precisione di dettagli - pur con eguale gusto visionario - che non ha uguali. E sa alternare i punti di vista con un colpo di genio nell’ultima parte: quando il «vecchio mondo» è visto con gli occhi dei nativi americani. La fotografia - quasi sempre in luce naturale - è di Emanuel Lubezki . Le musiche originali di James Horner anche se i temi conduttori sono il Preludio all’Oro del Reno di Wagner e il Concerto per pianoforte n. 23 di Mozart .

Il trailer originale del film