Rai, dopo lo scandalo Sanremo la mazzata AgCom: 1.5 mln di multa

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sanziona pesantemente la Rai per mancato pluralismo


Mentre i (tantissimi) dirigenti Rai ballavano, cantavano e sgambettavano in trasferta al Festival di Sanremo, l'AgCom preparava all'azienda del servizio pubblico radiotelevisivo uno sgraditissimo regaluccio per il rientro a Viale Mazzini dal "Villaggio Vacanze Ariston".

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha infatti ravvisato violazioni ripetute del contratto di servizio, relative alla programmazione diffusa delle tre reti generaliste, con un mancato rispetto dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo, infliggendo alla Rai una sanzione pecuniaria che ammonta a 1.5 milioni di euro.

Il Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che più volte nel corso dell'amministrazione Salini-Foa aveva denunciato tali violazioni (in primis lo spot pro Matteo Salvini di Porta a Porta andato in onda durante la partita Juve-Roma qualche giorno prima delle elezioni regionali del 26 gennaio scorso), ha immediatamente replicato su Facebook: "Stiamo approvando una risoluzione per far sì che le multe per queste violazioni siano pagate dai responsabili. Il voto è previsto per le prossime settimane, ma alla luce di questa pesante multa, l'AD Rai Fabrizio Salini potrebbe anticipare i tempi e contestare le sanzioni a chi ha causato le infrazioni".

Il vicecapogruppo Pd alla Camera dei Deputati Michele Bordo si è scagliato direttamente contro Salini dichiarando: "Le ripetute violazioni del contratto di servizio accertate dall'AgCom rappresentano una doppia beffa ai danni della qualità dell'informazione Rai per i cittadini che dovranno anche pagare la multa visto che ne sono azionisti attraverso il Governo. Per l'AD Fabrizio Salini e per il management è l'ora della verità".

Il Vicesegretario del Pd Andrea Orlando si è accodato, dal canto suo, all'indignazione dell'On. Bordo e su Twitter ha dichiarato: "La pronuncia (e multa) di AgCom sulla Rai dice cose chiare e gravi. Se si aggiunge la trasferta sanremese il quadro è completo. Cambiare e cambiare velocemente è l'unica via".

Dopo le scene da comitiva vacanziera viste nelle cinque serate del Festival, con la pletora di vertici Rai a divertirsi spensierati (a favor di telecamera) nelle prime file dell'Ariston, la mazzata dell'AgCom si abbatte spietata come una mannaia mettendo a rischio la poltrona dell'AD Salini, chiamato anche fra breve a formalizzare le attesissime (e controverse) nomine dei nuovi direttori dei Tg. Come influiranno su tali nomine il pronunciamento dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e la conseguente salatissima sanzione? E l'AD - del quale il Pd vuole la testa - riuscirà a mantenere la carica?

Pubblicato su affaritaliani.it il 14/02/2020