Massimo Bernardini, conduttore e autore di Tv Talk

Con Tv Talk la "colta" Rai3 insegue il trash di Barbara D'Urso

Auditel: il programma di Massimo Bernardini evoca settimanalmente la "tv spazzatura" finendo per rimetterla in circolo e legittimarla


Gli ascolti Tv e i dati Auditel premiano settimanalmente la trasmissione di Rai3 Tv Talk condotta da Massimo Bernardini, e di cui il giornalista milanese è anche autore. E stupirebbe il contrario. Profittando furbescamente del chiacchiericcio in studio su trasmissioni e personaggi televisivi che fanno discutere, in ultima analisi Bernardini e i suoi ospiti (fissi , ricorrenti o una tantum) finiscono per portare la "colta" e "snob" Rai3, abituata alle dotte dissertazioni di Corrado Augias o alle caustiche reprimende di Michela Murgia, a livelli di programmi che vanno per la maggiore, ma in quelle sedi altezzosamente bistrattati o nella migliore delle ipotesi respinti come una sostanza velenosa. Bistrattati e respinti dalla Terza Rete, com'è ovvio, ma di fatto emulati e rincorsi da Tv Talk.

Il parterre della trasmissione condotta da Bernardini - sabato scorso era finanche presente un reduce del Grande Fratello a disquisire di abiti del Festival di Sanremo fra un "adoro" e un "divino" - non ha spesso nulla da invidiare a quelli allestiti da Barbara D'Urso o da Maria De Filippi, due primedonne campionesse di ascolti che a Tv Talk sono convitate di pietra. Ogni sabato pomeriggio citate e chiamate in causa dal padrone di casa e dai suoi ospiti, certe conduttrici e trasmissioni trash - per giunta in onda sulla concorrenza - appaiono sui teleschermi gauche caviar di Rai3 con tutte le loro atmosfere, connotati e contenuti, ed è inutile fingere iperuranio distacco da certa "Tv spazzatura", poiché - gettandosi a capofitto nei "cassonetti" televisivi alla ricerca di materiale su cui lucrare per aumentare gli ascolti Auditel - si finisce per rimettere in circolo (e in onda) sempre e comunque "spazzatura", legittimandola. Una versione bourgeois-bohémien dei mercatini rom, insomma. L'audience sale, naturalmente, e l'operazione funziona a meraviglia dal punto di vista del dato Auditel, ma la qualità - almeno quella propugnata tanto orgogliosamente da Rai3 - è tutt'altro.

Cosa ne pensa delle scaltre derive trash del sabato pomeriggio (e della continua pubblicità alla concorrenza, per giunta) la neo direttrice Silvia Calandrelli, approdata alla guida della Terza Rete dalle incontaminate, eteree e algide sfere di Rai Cultura?

Pubblicato su affaritaliani.it il 18/02/2020