Nemico pubblico: la prima volta (da gangster) di Johnny Depp


Nemico pubblico - Public Enemies (Public Enemies, biografico, USA, 2009) regia di Michael Mann. Con Christian Bale, Johnny Depp, Marion Cotillard, Channing Tatum, David Wenham, Stephen Dorff, Stephen Lang, Billy Crudup, John Ortiz, Stephen Graham, Branka Katic, Shawm Hatosy, Giovanni Ribisi, Matt Craven, Lili Taylor, Leelee Sobieski, Domenick Lombardozzi, James Russo, Rory Cochrane


Film Tv 8 novembre
Johnny Depp è John Dillinger, uno dei più popolari gangster della storia del crimine americano

“Chicago, 1933. La banda di John Dillinger (Depp) rapina banche dando del filo da torcere all’FBI guidata da J. Edgar Hoover (Crudup). Per eliminarlo l’agente Melvin Purvis (Bale) ricorrerà a intercettazioni telefoniche e a violenti metodi d’interrogatorio, di cui sarà vittima anche Billie Frechette (Cotillard), fidanzata di Dillinger ...


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Marion Cotillard è Billie Frechette

Recuperando informazioni e dettagli dal libro Public Enemies: America’s Greatest Crime Wave and the Birth of the FBI di Bryan Burrough, Mann (anche sceneggiatore con Ronan Bennett e Ann Biderman) elabora gli stereotipi del genere gangsteristico a modo suo. Ossessionato come sempre dalla verosimiglianza, sceglie quando possibile i luoghi reali degli eventi; e osserva un antieroe attraverso la proliferazione mediatica del suo mito e il bisogno irrimediabile d'amore. Come sempre nel suo cinema il destino dell'uomo è già scritto ...

Ritmo instancabile, cast impressionante per quantità e bravura, fotografia in digitale HD di Dante Spinotti che raggiunge una profondità di campo mai vista, musica di Elliott Goldenthal (con brani di Otis Taylor, Billie Holiday e Benny Goodman), almeno quattro scene da antologia … Tra i produttori esecutivi c’è Robert De Niro” (Mereghetti).

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Sono una quindicina i film in cui compare, protagonista o meno, John Dillinger (1903-34) il più famoso rapinatore di banche nella storia del crimine USA, attivo negli stati dell'Indiana, Illinois, Ohio, Pennsylvania. Quello di Mann è il migliore: racconta i 13 mesi che precedono la sua morte, nel 1934, all'uscita del Biograph Cinema di Chicago. È un bio-pic gangsteristico, per certi versi insolito: fa frequente ricorso alla rappresentazione della natura; spiega con attendibile efficacia come e perché Dillinger fosse considerato anche un Robin Hood che ruba ai ricchi (le banche), vuole tutto e subito, non abbandona mai i compagni feriti, nonché un vendicatore.

A far da sfondo sono gli anni della Depressione di Wall Street e i suoi effetti sulla middle class. Anni in cui Dillinger diventa una leggenda, un ribelle, un simbolo "pubblico", per le evasioni e le veloci rapine da una città all'altra. La sua “onnipresenza” è una delle chiavi di lettura del film che mostra la sua destrezza nel manipolare i media dell’epoca. Uomo però dotato – all’occorrenza – anche del dono dell’invisibilità, come mostra l'irridente sequenza di una sua visita a una sede della polizia. Ultima, ma non per importanza, la sua struggente storia d'amore con Billie Frechette, interpretata da una Marion Cotillard brava e convincente come tutti gli altri attori: Depp scattante e ammirevole nei sottotoni; un bravissimo Christian Bale nei panni di Melvis Purvis, il bravo poliziotto che gli dà la caccia. E infine Billy Crudup che presta il viso all'arrogante e antipatico Hoover (Il Morandini).

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Christian Bale e Billy Crudup in una scena del film


In quello che possiamo considerare un capolavoro nel suo genere, «contro qualunque moda, e aggirando da par suo i moduli del biopic e del film di gangster “in costume”, Mann insiste sullo scontro tra il soggetto e la sua stessa icona, tra privato e pubblico, tra identità anagrafica e immagine collettiva, come in Alì » (FilmTv)

Il trailer 


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Il regista Michael Mann sul set
Antonio Facchin
Pubblicato l'8 novembre su VigilanzaTv