Monica Maggioni, Gennaro Sangiuliano e Simona Sala

Nomine RAI, il Cda avalla le scelte di Fuortes. Laganà non vota per protesta

Il Cda Rai riunito in trasferta straordinaria a Napoli ha dunque avallato con ampia maggioranza le scelte dell'Ad Carlo Fuortes, ma non all'unanimità. Veronica Marino dell'Adnkronos diffonde la fotografia dei vari voti. Ricordiamo che i Consiglieri di Amministrazione sono sette: la Presidente Marinella Soldi (Presidente Rai), l'Ad Carlo Fuortes, Francesca Bria (Pd), Alessandro Di Maio (M5s), Igor De Biasio (Lega), Simona Agnes (Forza Italia), Riccardo Laganà (Dipendenti). VigilanzaTv aggiunge che il Consigliere in quota Dipendenti Laganà non ha votato e che i no sono tutti del Consigliere grillino Di Maio. Gli astenuti sono De Biasio sulla nomina di Simona Sala, e Francesca Bria su Paolo Petrecca.

Monica Maggioni al Tg1: 5 sì, 1 no

Sangiuliano al Tg2: 5 sì, 1 no

Simona Sala al Tg3: 4 sì, 1 astenuto (Igor De Biasio), 1 no

Andrea Vianello al Giornale Radio Rai e Radio Uno: 5 sì, 1 no

Mario Orfeo alla Superdirezione Approfondimento: 5 sì, 1 no

Alessandro Casarin alla Tgr: 5 sì, 1 no

Antonio Preziosi a Rai Parlamento: 5 sì, 1 no

Alessandra De Stefano a RaiSport: 5 sì, 1 no

Paolo Petrecca a Rainews: 4 sì, 1 astenuto (Francesca Bria), 1 no

Come già detto, il Consigliere in quota Dipendenti Riccardo Laganà ha scelto di non prendere parte alla votazione in segno di protesta. Illustrando la sua drastica decisione a Veronica Marino dell'Adnkronos, esordisce: "Ho scelto di non partecipare al voto di oggi perché l'Ad non ha chiarito in alcun modo il progetto e l'indirizzo dietro le nomine proposte. Il Cda nei fatti è stato messo davanti a un prendere o lasciare, che ho ritenuto di non accettare a difesa del potere di indirizzo e controllo che la legge affida a noi Consiglieri. Quindi esprimo rammarico, disappunto ed estrema delusione per come sono state gestite le nomine delle testate e dei due generi".

E Laganà precisa: "Pessimo segnale che ha gettato nello sconforto tante colleghe colleghi, senza dimenticare la rappresentazione che è stata data della Rai vittima di una legge scritta male e interpretata peggio. Proprio a quella legge l'Ad oggi si è appellato per difendere le sue scelte mettendo da parte il consiglio di amministrazione che ha invece poteri di indirizzo e controllo. Quale progetto, quale indirizzo c'è dietro lo schema della proposta arrivata oggi durante il Cda partenopeo? Non li ho compresi come però non sembrano averli compresi tanti altri".

"Se gli indirizzi certamente non sono arrivati da tutto il consiglio in protesta" continua il Consigliere in quota Dipendenti, "allora forse è vero che sono venuti da fuori. Il metodo di scelta delle persone a ruoli apicali deve essere improntata secondo criteri di trasparenza, merito e tracciabilità. Oggi trasparenza e tracciabilità del metodo non erano presenti. Per fortuna che, alla fine di tutto, ho potuto parlare con tanti colleghi del Cptv di Napoli, tante grandi professionalità che con fatica, competenza ed estrema dedizione producono prodotti di qualità e di servizio pubblico. Hanno chiesto schiena dritta e indipendenza, glielo dobbiamo. Anche per questo non ho partecipato al voto odierno. Vorrei provare a fare il consigliere di amministrazione e non il notaio".

Marco Zonetti

Pubblicato il 18 novembre 2021su VigilanzaTv