Era rimasto solo il M5S a difenderlo, ma ora anche i grillini potrebbero abbandonarlo al suo destino. Parliamo dell'Amministratore Delegato Rai Fabrizio Salini, ancora una volta nel mirino dei partiti per il Game of Thrones delle nomine dei direttori dei telegiornali, dopo aver fatto attendere mesi e mesi per designare quelle dei direttori di rete, poi formalizzate nel gennaio scorso.

Sempre più deboli e in caduta libera nel pozzo senza fondo dei consensi in calo - si parla addirittura di una vicinissima defezione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, anche per le controversie dovute alla gestione del Coronavirus - i pentastellati proseguono nel loro niet contro Mario Orfeo (benvoluto da Italia Viva e Pd) al timone del Tg3, ma sembrerebbero invece pronti a staccare la spina al loro uomo al vertice della Rai.

Al posto di Salini potrebbe andare Paolo Del Brocco, attuale Amministratore Delegato di Rai Cinema e di area dem ma vicino anche a Forza Italia (quindi non inviso al Centrodestra), oppure - ma al momento ipotesi meno probabile - Monica Maggioni.

Intanto, la potenza di Orfeo - non per niente omonimo di un personaggio mitologico che riuscì ad andare e tornare dall'Inferno - continua a esplicarsi nel sacro terrore che i grillini provano per l'ex Direttore Generale, il quale cacciò il loro pupillo e paladino Massimo Giletti ai tempi dei successi de L'Arena relegandolo a La7 con non entusiasmanti ascolti. Questo per dire quanto "Marione" sia decisionista, risoluto e in grado di non guardare in faccia a nessuno se si tratta di operare scelte draconiane. L'esatto opposto dei grillini e delle loro propaggini al potere. Sarà per questo che lo temono tanto?

Pubblicato su affaritaliani.it il 26/02/2020