Nomine Rai Scandalo Prix Italia-Bruchi: Laganà e Borioni chiedono la testa di Foa
Dopo le denunce del segretario della Vigilanza Rai Anzaldi, i due consiglieri chiedono la revoca delle deleghe al Presidente Rai Marcello Foa
Lo scandalo della nomina di Annalisa Bruchi, attuale conduttrice di Povera Patria, quale segretario generale del Prix Italia, privilegiando un'esterna a giornalisti interni alla Rai (suoi predecessori furono professionisti del calibro di Giovanna Milella e Carlo Sartori, fra gli altri) con sollevazione generale da parte delle risorse dell'azienda, continua a infuriare nei corridoi di Viale Mazzini.
Dopo le varie denunce del Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che si è levato in difesa degli interni Rai, ecco che i consiglieri di amministrazione Rita Borioni e Riccardo Laganà, rispettivamente in quota Pd e Dipendenti, si sono attivati drasticamente al riguardo, scrivendo al Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e a tutto il consiglio di amministrazione per sollecitare la revoca delle deleghe al presidente della Rai Marcello Foa (artefice della nomina della Bruchi su segnalazione del suo braccio destro Marco Ventura, anche capo autore di UnoMattina).
La lettera di Borioni e Laganà è tesa a evidenziare "il comportamento poco chiaro e trasparente del Presidente della Rai in merito al criterio di scelta del nuovo segretario generale del Prix Italia […]. Pur riconoscendo le capacità professionali della giornalista Bruchi, già conduttrice di un programma su Rai2, contestiamo l'utilizzo estremamente discrezionale delle deleghe affidate dal CdA al Presidente Marcello Foa il quale non ha ritenuto di dover informare lo stesso di una scelta così importante per i rapporti tra Rai e i partner internazionali".
Precisano i due consiglieri: "Contestiamo fermamente l'assunto del Presidente che, nelle sue presunte ricognizioni, non ha ritenuto idoneo nessuno degli oltre 1700 tra giornaliste e giornalisti Rai che da tempo aspettano la piena utilizzazione e il riconoscimento del merito tanto decantato dallo stesso Foa non solo in consiglio ma anche pubblicamente. Per tutto questo abbiamo chiesto al Ministro e a tutto il Consiglio di Amministrazione di valutare una rimodulazione delle attività del vertice attraverso la revoca delle deleghe conferite al Presidente della Rai per avere una gestione più trasparente delle attività aziendali".
Dopo la nomina di Annalisa Bruchi quale Segretario Generale del Prix Italia, i due Consiglieri di Amministrazione Rai Rita Borioni e Riccardo Laganà hanno dunque chiesto in una lettera indirizzata al Ministro Roberto Gualtieri e a tutto il CdA la testa del Presidente Rai, esigendone la revoca delle deleghe. A questo si è aggiunto il Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, nonché Deputato di Italia Viva, che per primo - e più volte - aveva denunciato la vicenda Bruchi sottolineando l'inusitata decisione di designare per la prestigiosa carica un'esterna (finanche conduttrice di un programma televisivo) anziché figure professionali interne alla Rai.
"Dopo la richiesta ufficiale dei consiglieri Rai Borioni e Laganà di revocare le deleghe al Presidente Foa a seguito del caso Prix Italia" Michele Anzaldi ha scritto su Facebook, "mi auguro non solo che il ministro Gualtieri, cui è indirizzata la loro lettera, intervenga al più presto, ma anche che si pronuncino subito la Corte dei Conti e l'Anac, alle quali ho presentato esposti già due settimane fa sulla nomina della collaboratrice esterna Bruchi a segretario generale della manifestazione internazionale organizzata dalla RAI". "La lettera dei consiglieri Rai - prosegue l'On. Anzaldi - si somma alle dichiarazioni dell'Usigrai e alle interrogazioni dei commissari di maggioranza in commissione di Vigilanza RAI: come fa il Governo a non intervenire? Non fare nulla significa coprire l'imbarazzante comportamento di Foa".
Intanto, sempre in seno alla Commissione di Vigilanza Rai, entra in gioco anche il Senatore del Pd Francesco Verducci. "Il Governo" dichiara il Senatore, "intervenga su Presidenza Rai dopo la grave denuncia ad opera dei Consiglieri Borioni e Laganà nei confronti del Presidente Foa in merito al Prix Italia. Non può essere tollerata una gestione opaca del servizio pubblico. Sono ormai troppe le cose che hanno passato il segno."
Una presa di posizione che rompe con una perpetuata linea di condotta piuttosto "tollerante" nei confronti del Presidente Foa da parte del Partito Democratico, come più volte denunciato dal Segretario Anzaldi. Una presa di posizione che apre scenari del tutto nuovi e che potrebbe inserirsi nell'ipotesi della caduta del Consiglio di Amministrazione Rai, con la (data per papabile) defenestrazione dell'Ad Fabrizio Salini e, ovviamente, dello stesso Foa.
Pubblicato su affaritaliani.it il 27/02/2020