(fonte Google)

Povera Mina, con Guaccero e Ruggeri scivola nel baratro del flop

Auditel: Una storia da cantare su Rai1 sprofonda al 13.7% doppiato da C'è Posta per te. 

Bene il Tg2 Speciale di Gennaro Sangiuliano sul Coronavirus

Rai1 naufraga con Una Storia da Cantare, criticatissimo sui social network e doppiato da Maria De Filippi con il suo C'è posta per te.


Gli ascolti Tv e i dati Auditel di sabato 22 febbraio 2020, in prima serata, vedono l'ennesimo flop per il programma Una storia da cantare, condotto da Bianca Guaccero ed Enrico Ruggeri, inopinatamente questa settimana dedicato a Mina.

Se possibile, la puntata di sabato 22 febbraio era anche peggiore delle precedenti: il "mostro sacro" Mina e i suoi successi devastati da un prodotto a dir poco raffazzonato, pensato male e realizzato peggio. Gran bella interpretazione di Tosca che ha eseguito Luna Diamante, per il resto... velo pietoso. Criticatissimo sui social, e non solo dai fan della Tigre di Cremona, zeppo di incongruenze ed errori (uno su tutti, Sono come tu mi vuoi era sigla della trasmissione radiofonica Gran Varietà e non di un programma televisivo...) malgrado siano stati scomodati in qualità di autori i due esperti di musica Assante e Castaldo, Una storia da cantare scivola scivola scivola scivola nel baratro della catastrofe di ascolti ottenendo solo 2.619.000 spettatori con il 13.73% di share, doppiato da Maria De Filippi che, su Canale 5, con la sesta puntata di C’è Posta Per Te ha totalizzato 5.271.000 spettatori (28.51%). Da segnalare contemporaneamente l'ottima performance di Rai2 con il TG2 Speciale di Gennaro Sangiuliano dedicato al Coronavirus che ha informato 1.411.000 spettatori pari al 6.56%.

Sottolineando che i cantanti è giusto che facciano i cantanti, gli attori gli attori e i presentatori i presentatori (di Fiorello ce n'è uno solo), non ci si può improvvisare alla conduzione di un programma in prima serata sull'Ammiraglia del Servizio Pubblico (cimentandosi per giunta con un gigante come Mina...). Ci sentiamo di escludere e discolpare da questo cataclisma il nuovo direttore di Rai1 Stefano Coletta, che - senza poter fare nulla al riguardo - si è trovato su capo e collo questo progetto ereditato e messo in palinsesto dalla gestione precedente; e prevediamo - visti i risultati - che non si corra alcun rischio di vederne prodotta una terza stagione.

Pubblicato su affaritaliani.it il 23/02/2020